CASCINA SÒT
Uva ancora torchiata a mano
Con grande piacere ho conosciuto e visitato questa affascinante azienda vitivinicola, accolto nel loro cascinale antico di 400 anni in Località Bussia San Pietro a Monforte d’Alba, gestita operando in linea con una filosofia di base che fa dell’ecosostenibile il suo punto di forza.
In vigna vengono preferiti gli inerbimenti spontanei a discapito dell’uso di diserbanti chimici, mantenendo così il suolo più fresco durante la stagione estiva e ad evitare l’erosione durante i temporali più violenti. Riducono l’utilizzo di prodotti antiparassitari più invasivi in favore di prodotti di copertura che risultano essere più ecosostenibili, a base di rame e zolfo.
In cantina sono sostenitori della vinificazione fatta nel modo più manuale e naturale possibile. Le risorse naturali vengono preferite e sfruttate quali il freddo invernale per ottenere la stabilità tartarica e la bassa temperatura dell’acqua di un antico pozzo per il controllo delle temperature in fase di vinificazione.
Sentendo parlare Maurizio Sanso si percepisce la forza del credere in un progetto, il rispetto per i suoi nonni che hanno letteralmente sacrificato la propria vita per lavorare in cascina, prima come mezzadri, per poi successivamente acquistare i terreni e intraprendere il percorso importante che un giorno avrebbe portato a tramandare l’attività.
Visitando la cantina ho notato un antico torchio a mano, e ne sono rimasto sorpreso a dir poco, Maurizio mi spiegava che viene tuttora utilizzato per ottenere del mosto fiore immesso nel delicato e complesso processo di vinificazione.
Che dire di più se non una nota positiva in seguito all’analisi sensoriale dei loro vini:
- Barolo
- Langhe Nebbiolo
- Barbera d’Alba
- Barbera D’Alba Superiore
- Dolcetto d’Alba
- Rosato Tramonto
- Langhe Chardonnay
Ci offrono emozioni, la limpidezza che rende la sensazione di “vinificato bene”, il colore definito da un intrigante spettro cromatico, sempre carico, intenso, che spazia tra il rubino, il granato, il rosa chiaretto e il giallo paglierino, e infine la consistenza piena e avvolgente ci invitano alla degustazione confermandone in pieno l’aspetto varietale, ne esaltano i sentori primari e terziari in una gratificante e ampia percezione sensoriale.
Vini franchi, di corpo, equilibrati, di qualità fine… Armonici
Bravi!
Danilo Gallone
Blogger Enogastronomico
Sommelier Professionista A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier)